venerdì 21 marzo 2014

Pedali per Chitarra: come collegarli nell'ordine più giusto

Tante, tante volte si parla tra chitarristi dell'ordine che i pedali devono avere nella nostra pedaliera: "Prima lo wah, poi la distorsione o no meglio il comp???" Anche se la maggior parte dei più bei suoni di chitarra sono stati creati rompendo delle regole fisse, è bene sapere da dove partire per poi modificare gli eventuali dettagli per creare il nostro Suono. Dopo un pò di tentativi e soprattutto tante occhiate on-line e qualche volta anche on-stage si arriva a stabilire quei tre o quattro "must" per assemblare una pedaliera nel modo giusto. Allora si sa che lo wah va all'inizio, che certi accordatori funzionano anche da alimentazione per altri pedali, che un pedale che fa una cosa sola bene è meglio di uno che ne fa 100 così e così.. insomma piccoli accorgimenti che ci portano a capire come meglio organizzare le nostre scatoline.
Ma c'è un ordine vero e proprio?
Robert Keeley (guru del sound e "truccatore" di tanti pedali) in un'intervista ad una rivista musicale sostiene di aver sempre utilizzato una "formulina" per ricordarsi l'ordine che anche lui stesso alle volte dimenticava e soprattutto quando si assembla una pedaliera "al volo" è bene avere una cosa che rimbalza subito nella nostra testa.
Which Chain Of Effect Pedals Makes Life Easy?
Proprio prendendo la lettera iniziale di ogni parola si arriva alla "formulina" che Keeley ha coniato:

Which- Wah
Chain- Compressor
Of- Overdrive/Distorsioni
Effects- Equalizzatori
Pedals-Pitch (Vibrato, Octaver, Pitch Shifters)
Makes-Modulation (Chorus, Flanger, Phaser)
Life-Level (Volume, Noise Gate e perfino Tremolo)
Easy-Echo (Delay/Reverbero)


Kelley afferma che questa sia la combinazione ideale senza però obblighi (n.d.r. visto che siamo musicisti) quindi con la libertà di poter sperimentare. Io personalmente preferisco mettere il delay subito dopo gli overdrive e poi andare nelle modulazioni anche se il risultato cambia di molto poco. Piace anche a me il pedale del volume dopo gli overdrive di modo da poter controllare il livello generale del suono e riuscire ad avere un bel distorto a bassi volumi, utile per pads o textures.
Al contrario il pedale del volume prima degli overdrives funziona un pò come il potenziomentro della chitarra, abbassando o alzando oltre al volume anche il gain del nostro distorsore.
Per quanto riguarda i clean boost dipende un pò dal genere di musica che mi trovo a suonare, solitamente mi piace prima degli OD subito dopo lo wah, di modo da essere usato più come Gain Boost.
Altre volte però può far comodo, soprattutto se nella band c'è un altro chitarrista, di dover "uscire" un pò più nel mix e qui consiglio di metter il Boost dopo gli overdrive, di modo che funzioni come una vera e propria spinta di volume, utile per soli o parti che devono essere particolarmente "loud".
Ora che abbiamo la nostra formula, sarà ancora più entusiasmante romperla e creare nuove combinazioni, fatemi sapere le vostre ed attenti a non intrecciarvi tra i cavi!
Nikko
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sabato 8 febbraio 2014

Amplificatore valvolare o a transistor? quale scegliere?

Tanti chitarristi "in erba" mi chiedono continuamente consigli sull'amplificatore da acquistare quando si comincia ad avere qualche soldino da parte e si ha voglia di qualche watt in più.
Tutti siamo partiti con minuscoli "ampli da camera da letto" da 10/15 watts ma dopo poco, complice anche la nostra band appena fondata, sentiamo la necessità di farci sentire di più (forse anche troppo).
Allora giornate online e mille pellegrinaggi verso negozi di musica dove ci facciamo spiegare di tutto di più su manopole e altoparlanti, ma ancora non sai decidere se a parità di prezzo prendere un piccolo valvolare oppure un potente transistor.
Chiedi in giro ed i pareri sono discordanti ed i tuoi orecchi proprio non ce la fanno a decidere.
Certo il transistor è allettante:  50 watt, due canali con effetti per non parlare dei due coni da 12 pollici....il tutto in poco più di 10kg.
Il valvolare invece ha un canale con riverbero, un cono da 12" e se alzo troppo distorce (!!!)... Però ha un qualcosa che fa suonare la mia chitarra più "hot".
....Il finale di questa storia siete voi a deciderlo.

Il mio consiglio è di seguire le vostre orecchie, nessuno dice che i solid state suonino male, anzi ci sono dei modelli che emulano incredibilmente bene i più blasonati valvolari ,fate un confronto "one on one" ed ascoltate come ogni amplificatore risponde al vostro tocco e perché no date importanza anche al look che più vi "acchiappa".
Anche i gusti musicali, come tutte le cose, sono un percorso che parte, si sviluppa, cresce e matura e quello che può sembrarvi strano o addirittura non di vostro gradimento adesso,  potrebbe rivelarsi nel giro di qualche tempo uno dei vostri oggetti preferiti e ricordate...
...la ricerca del suono perfetto non finirà mai!
Buona fortuna,
Nikko
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venerdì 7 febbraio 2014

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lunedì 20 gennaio 2014

CORSO DI BASSO - con Daniele Nesi

Diamo inizio al nostro nuovo blog, annunciando in anteprima , la new entry in casa Guitar Academy, il Maestro Daniele Nesi.
Grazie a questo fantastico personaggio, esploreremo le basi del Blues...."da cui tutto ebbe inizio".

Una grande conquista per tutti noi, o un grande acquisto, scegliete il termine che più vi aggrada. Sta di fatto che un grande musicista, vi insegnerà in forma rigorosamente gratuita, i segreti più reconditi di quel fantastico strumento denominato basso.
Daniele ha una cultura musicale esagerata, potremmo definirlo la Treccani della musica per quante ne sa. Adora insegnare. Adora trasmettere tutto il suo bagaglio di esperienze. Insomma, non potevamo trovare di meglio per ampliare le nostre vedute riguardanti il canale Guitar AcademY Italia.

Patata Rock!
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